Gita ai Laghi dei Castelli Romani in Moto Guzzi Eldorado

Un itinerario immerso nel verde porta i viaggiatori a scoprire le meraviglie dei Laghi dei Castelli Romani. A bordo di una Moto Guzzi Eldorado.

Vivere la natura a bordo di una moto è decisamente un’esperienza superiore rispetto a quella che può vivere un automobilista. Se poi il mezzo di trasporto è Moto Guzzi Eldorado, un gioiello della tecnica e della comodità, allora il quadro è completo. L’Appia ci porta lontano da Roma, è dritta e sembra quasi una delle grandi arterie degli Stati Uniti, dove si possono percorrere centinaia di kilometri senza incontrare anima viva. Solo che, nel nostro caso, non siamo nel deserto né in una terra tanto arida. Ci troviamo su una strada attorniata dal verde, un luogo dove la natura fa di tutto per riprendersi ciò che è sempre stato suo. Questa strada è estremamente piacevole da percorrere con la nostra Eldorado e ci porta in men che non si dica a Castel Gandolfo.

Castel Gandolfo

Castel Gandolfo è entrato di diritto nel novero dei “Borghi più belli d’Italia” e non casualmente.  Da sempre dominio papale, la piccola cittadina si erge lungo uno dei costoni del cratere vulcanico che diede origine al Lago di Albano. Dal centro cittadino la vista del lago è meravigliosa. Gli abitanti sembrano tutti molto rilassati e forse lo sono proprio perché si specchiano nelle immobili acque del lago ritrovando serenità e pace interiore. Purtroppo la nostra Moto Guzzi Eldorado non eccelle in pace interiore e il suo motore romba così forte che scuote un poco la tranquilla e sonnolenta vita del borgo. Ci fermiamo per qualche minuto per fare un giro a piedi e ammirare la facciata del Palazzo Pontificio. Intorno a Castel Gandolfo vi sono numerose residenze storiche, le Ville Pontificie, che giacciono su un territorio verde di 55 ettari e rappresentano quanto di più bello questo territorio ha da offrire. Dopo una breve camminata lungo il Lago di Albano decidiamo di ripartire. Non è ancora troppo tardi per vedere una leggera nebbiolina posarsi sulle acque. È solo questione di tempo prima che il sole la cancelli. Con questa visione in testa ci rimettiamo in marcia verso Nemi.

Nemi

Via dei Laghi, cioè la strada che da Castel Gandolfo porta a Nemi, per un poco costeggia il Lago di Albano e poi, imporvvisamente lo abbandona e si immerge in una fitta vegetazione dove l’aria è ancor più umida e fresca. Finalmente arrivano le curve e finalmente la Moto Guzzi Eldorado dà il meglio di sé permettendoci di affrontarle senza paura e con grande divertimento. I battistrada scivolano dolcemente e, motore a parte, possiamo sentire il vento che soffia fra le cime degli alberi che costeggiano la strada alla fine della quale sorge il piccolo borgo di Nemi, una piccola meraviglia incastonata fra l’omonimo lago e un’alta collina. Nemi deve il suo nome al termine latino “nemus” che significa “bosco” e allora ci appare chiaro come nulla debba essere cambiato rispetto ai tempi della fondazione romana visto che tutto il centro è circondato da una fitta e fresca macchia. In questo luogo era anche presente il culto della Dea Diana. Nel Medioevo passò al Papato e oggi si possono ammirare stupende e piccolissime chiese, Palazzo Rispoli e in generale un borgo che sembra fatato e che si specchia in un lago tanto amato dagli antichi Romani. Purtroppo, per visitarne tutte le bellezze, dobbiamo abbandonare la nostra Moto Guzzi Eldorado, ma il borgo è talmente piccolo che finiamo subito la visita e ci concentriamo sulle fragole (vera specialità di Nemi) e sul liquore che se ne ricava: il Fragolino.

Soddisfatti, risaliamo in moto e torniamo a casa. La Moto Guzzi Eldorado ne avrebbe ancora per parecchie ore ma noi no. A volte ci si stanca anche della troppa bellezza e del buon cibo. È il momento di rientrare.

Ecco il nostro percorso nel dettaglio: